Sandrena: un altro ostacolo alla salute di donne e persone trans

Una scatola di Sandrena

I diritti delle donne e delle persone trans sono un’unica lotta: ne abbiamo prova oggi con l’episodio del Sandrena, e con molti altri esempi di discriminazione medica.

Nella mia esperienza personale e di tutte le persone con cui ne ho parlato, un pattern risulta chiaro: la ricerca medica, la qualità della cura, e la gestione dei medicinali sono abissalmente peggiori nel caso di questioni specifiche a donne e persone trans.

Ginecologia

Questo è molto evidente è la ginecologia, campo che interessa anche una parte delle persone trans. Le malattie dell’apparato riproduttivo femminile ricevono pochissima ricerca. Spesso non esistono farmaci specifici per la gestione di endometriosi e sindrome dell’ovaio policistico. Quelli che esistono sono nuovi e poco studiati. Spesso si ricorre per il loro trattamento a farmaci contraccettivi ormonali, non necessariamente pensati e testati per il trattamento delle malattie in questione.

Facendo ricerca sui metodi per bloccare il ciclo mestruale, ho scoperto che non esistevano farmaci specifici, la ricerca a riguardo era estremamente limitata, e il modo migliore per ottenere il risultato era di prendere contraccettivi in un determinato modo e sperare che funzionasse.
Questo mi ha stupito perché pensavo che fosse un medicinale utile a moltissime categorie di persone.

Nel campo della ginecologia, così come nel campo dell’endocrinologia per le persone trans, le storie dell’orrore sono troppo comuni: sembra che ogni persona ne abbia una. Non necessariamente dal punto di vista di esami invasivi, ma dal punto di vista di una completa insensibilità dei medici, da un approccio “proviamo questo e vediamo cosa succede”, da una quantità di esami esagerata o totalmente insufficiente.

Farmaceutica

In particolare nel campo dei farmaci, il dibattito sulla contraccezione gratuita è andato avanti per molto tempo. E’ evidente anche qui come la salute femminile sia messa in secondo piano. Nel 2016 tutti i contraccettivi erano diventati a pagamento.
Ignorando le enormi conseguenze sulla salute che una gravidanza indesiderata può avere, questo ha reso a pagamento ogni farmaco considerato contraccettivo che veniva trattato per patologie specifiche. Nel 2023 l’AIFA ha deliberato alcuni tipi di pillole contraccettive saranno coperte dall’assicurazione sanitaria nazionale. Non mi è chiaro quando questo cambiamento avrà effetto.

La situazione per i farmaci per le persone trans è ancora più grave. La ricerca sulle terapie ormonali per le persone trans è minima. I farmaci usati per la terapia ormonale sostitutiva non sono testati sulle persone trans e vengono prescritti off-label: tutti i farmaci usati per la TOS in Italia sono stati creati per un altro scopo, ovvero per trattare problemi specifici nelle persone cisgender. Questo significa che sono normalmente a pagamento[1]si possono ottenere piani terapeutici in alcuni ospedali Italiani, nei reparti dedicati alle persone trans, e ci sono eccezioni legate alla natura di alcuni farmaci, come gli antiandrogeni, che sono … Continue reading.

Sandrena

Giungendo al punto, quando mi è giunta la notizia del passaggio del Sandrena da fascia ‘A’ a fascia ‘C’, quasi triplicando il suo prezzo, il mio primo pensiero è stato: ecco un altro attacco alla salute delle donne.
Sandrena è un farmaco per la terapia ormonale sostitutiva per i sintomi di carenza estrogenica nelle donne in post-menopausa. In pratica, è un gel che contiene estrogeno. Uno dei suoi utilizzi meno comuni è all’interno della terapia ormonale sostitutiva per le persone trans che vogliono ottenere una femminilizzazione, in particolare nelle donne trans.

La maggior parte delle donne che usano Sandrena hanno affrontato una menopausa precoce, hanno forti sintomi della menopausa, o producono una quantità sotto il normale di estrogeno. Questo farmaco è necessario per la loro salute, sia a breve termine che per prevenire la perdita di densità ossea. Pur essendo un farmaco necessario, il suo prezzo è stato alzato a 18.50 per confezione.
Le dosi normali di Sandrena sono spesso insufficienti per una donna in età riproduttiva, quindi c’è bisogno di comprare più confezioni al mese. Nel caso delle persone trans, comprare 2-4 confezioni al mese è quasi sempre necessario.

La tassa che si deve pagare per essere donna o persona trans continua ad essere presente, e le si riserva una quantità di attenzione troppo limitata.
Alcuni tipi di propaganda cercano di farci pensare che i diritti femminili e i diritti trans sono in contrapposizione. Al contrario, i diritti femminili e i diritti trans sono la stessa cosa: ogni discriminazione verso le donne influenza le persone trans e viceversa.
In momenti come questi, è importante coltivare la solidarietà tra di noi, e lottare insieme per liberarci.

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1 si possono ottenere piani terapeutici in alcuni ospedali Italiani, nei reparti dedicati alle persone trans, e ci sono eccezioni legate alla natura di alcuni farmaci, come gli antiandrogeni, che sono prescritti a uomini, e quindi a donne trans.

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