B di Bisessuale

definizione e significato, origine, storia, obbiettivi e rapporto con la pansessualità

Immagine della bandiera bisessuale tra diverse altre bandiere LGBT+, scattata ad una marcia del pride 2019, in Canada.
By May H. Pham – Own work, CC BY-SA 4.0, da Wikicommons

Cos’è in realtà la bisessualità? Dissipiamo i miti sulla bisessualità e sui bisessuali. Rivediamo l’origine del termine, la storia della comunità bisessuale, il rapporto con la pansessualità, e gli obbiettivi al giorno d’oggi. Terza parte della mia mini-serie sull’acronimo LGBTIA.

Si indica con il termine bisessualità l’orientamento sessuale di un soggetto che prova attrazione emozionale, romantica e/o sessuale nei confronti di più di un sesso o genere.

Origine del termine

Il termine bisessuale è stato coniato nel 1809 da alcuni botanici, per descrivere le piante provviste di organi riproduttivi sia maschili sia femminili.

Secondo l’antropologo Gert Hekma, il termine “bisessuale” è stato utilizzato in olandese per la prima volta per descrivere un ermafrodito* che aveva una carriera sessuale sia come uomo eterosessuale che come donna eterosessuale. Più tardi, il termine è usato sia per rappresentare sia la doppia scelta dell’oggetto della attrazione sessuale, sia l’androginia.

*mi distanzio totalmente dall’uso del termine

All’inizio del ventesimo secolo, nel campo della psicologia, la bisessualità è usata per descrivere una combinazione di mascolinità e femminilità psicologicamente e non biologicamente.

Il neurologo Chaddock è stato probabilmente il primo ad usare “bisessuale” come orientamento sessuale nel 1892. All’epoca era diffusa la teoria dell’inversione: gli uomini gay erano visti come uomini con la mente di una donna. I bisessuali erano ritenuti affetti da ermafroditismo psichico, ovvero la mente di uomo e una donna all’interno di una singola persona.

Evoluzione come identità

In parole povere fino agli anni 70’ la bisessualità era vista come una perversione o una malattia mentale; è proprio nel 1969 con la rivolta di Stonewall che sentiamo parlare di bisessualità come identità.

L’attivista bisessuale Brenda Howard è considerata “La madre del Pride”, per il suo lavoro nel coordinamento della prima marcia del Pride nel 1970.

Sono stati quindi i primi attivisti LGBT a reclamare il termine “bisessuale” così come era successo con il termine “lesbica” e come vedremmo con i termini “trans” e “queer”.

La più recente evoluzione del termine è quella degli anni 90’. Grazie alla nuova consapevolezza sulla natura del genere si è specificato che le persone bisessuali possono essere attratte da qualsiasi genere. La bisessualità include le persone transgender e non-binary.

Lo spettro bisessuale

Il termine bisessuale include tutte le persone che provano attrazione per più di un genere o sesso, sia che abbiano una preferenza per l’uno o per l’altro, sia quelli prevalentemente eterosessuali/omosessuali, sia che siano ugualmente attratti dalla femminilità alla mascolinità. Il termine include le persone che sono attratte dalle persone androgine, ambigue, e con espressione di genere non binaria, oltre che naturalmente le persone attratte da uomini e donne transgender.

scala Kinsey della sessualità

Esistono molte identità affini alla bisessualità, i cui significati sono simili, e le cui comunità condividono gli stessi obbiettivi: per esempio pansessualità, ambisessualità, omnisessualità, polisessualità etc. .

Pansessualità

Ci sono molti motivi per cui una persona può scegliere di usare il termine pansessuale:

  • Il termine pansessuale è più specifico. Implica che la persona pansessuale non abbia preferenza per un genere, e che il genere e il sesso non siano fattori dell’attrazione.
  • Motivi storici: il termine pansessuale, a differenza del termine bisessuale, non era utilizzato in passato per descrivere una perversione o come sinonimo di ermafroditismo e così via. Si tratta di un termine che non è mai stato un insulto.
  • Inclusività: il termine è più specificamente ed espressamente inclusivo delle persone intersex e non-binary.

Il movimento bisessuale e il movimento pansessuale hanno obbiettivi politici differenti ma entrambi importanti: la bisessualità aiuta a superare il binarismo “eterosessuale/omosessuale”, mentre la pansessualità vuole superare il binarismo di genere.

Essere bisessuale e pansessuale non è mutualmente esclusivo.

Storia bisessuale

La considerazione sociale del comportamento bisessuale nel corso della storia e presso le varie civiltà è stata molto varia. Relativamente alla cultura occidentale abbiamo due esempi: da una parte abbiamo il mondo greco, dall’altra la tradizione giudaico-cristiana. Nel primo caso si aveva un apprezzamento dell’omosessualità, o meglio della bisessualità, quando esercitato secondo precisi canoni. Nel secondo caso si ha l’assoluta condanna del cristianesimo, che riteneva comunque inaccettabile l’attività sessuale fra individui dello stesso sesso.

La gran parte di ciò che chiamiamo omosessualità nelle culture antiche è in realtà una forma più o meno istituzionalizzata di bisessualità. Infatti la pratica omosessuale in quel tempo era raramente intesa in modo da escludere qualsiasi relazione eterosessuale. Questo è contrasto con l’attuale classificazione perentoria in cui una persona omosessuale è attratta esclusivamente da persone dello stesso sesso, mentre una eterosessuale esclusivamente da persone di sesso opposto.

dal manifesto bisessuale del 1990

Bandiera bisessuale

“La bisessualità è un’identità completa e fluida. Non presumete che la bisessualità sia binaria o duogama, che noi abbiamo “due” lati o che noi dobbiamo per forza essere coinvolti simultaneamente con ambo i generi per essere persone soddisfatte. Anzi, non presumete nemmeno che ci siano due soli generi. Non scambiate la nostra fluidità per confusione, irresponsabilità od incapacità di impegnarci. […]

Siamo irati contro coloro che rifiutano di accettare la nostra esistenza, i nostri problemi, i nostri contributi, le nostre alleanze, la nostra voce. È ora che si oda la voce bisessuale.”

Obbiettivi della comunità in Italia

  • promuovere la visibilità e la resilienza delle persone appartenenti ad una minoranza sessuale, ed in special modo delle persone dello spettro bisessuale;
  • lottare per la dignità ed i diritti degli appartenenti a minoranze sessuali attraverso l’azione culturale, sociale e politica;
  • sconfiggere la stigmatizzazione e confutare gli stereotipi che subiscono gli appartenenti a minoranze sessuali;
  • contrastare l’eteronormatività, l’omonormatività e le loro conseguenze – l’omofobia, la transfobia e la bifobia.

Fonti e letture ulteriori

Dalla American Psychologycal Association, “Understanding Bisexuality

Su academia.edu, The Bisexuality Report (PDF)

Leggi il manifesto Bisessuale in Italiano su bisessualitaliani.blogspot.it

L’articolo in francese L’homosexualité masculine était-elle autorisée dans la Grèce antique ?

Consiglio anche di leggere l’articolo “Pansexuality” su Wikipedia

L’utilizzo e la storia del termine “pansessuale” su https://www.them.us/story/inqueery-pansexual

Lo statuto dell’associazione per i diritti bisessuali Lieviti.

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